Proseguendo la riflessione sulla centralità della Misericordia per rispondere al dramma affettivo, esistenziale ed intellettuale del nostro tempo (giacché non si tratta di questione pietistica ma primariamente di ragione, intesa come natura dell’uomo), mi imbatto di nuovo nella figura del grande Giovanni Testori.
Già in un mio precedente articolo, primo di questa serie (primo articolo – secondo articolo), avevo riportato passi di Testori in cui egli stesso racconta la sua conversione in maniera estremamente pertinente al tempo attuale ed alla riflessione intrapresa.
Propongo qui questi due video appaiati.
Il primo è l’omelia di don Giussani alla sua morte (1993). La registrazione – purtroppo parziale ma probabilmente quasi integrale – parte con questa parola, perdono, quale chiave per comprendere la vita di Testori (“eri dominato da questa parola, perdono”). Le parole del Gius sembrano completamente immerse nell’attuale percorso della Chiesa e contemporanee all’uomo di oggi.
Il secondo è un servizio su di lui, in cui compare egli stesso mentre recita In Exitu. Realismo, bisogno, grido lancinante e urlo viscerale al destino, ma anche presenza di Uno che risponde: Cristo, il perdono realizzato e presente.
Credo che i due video si illuminino reciprocamente in maniera chiara e intensa.